Giuseppe Mazzini e i doveri

 In antichità pressoché tutte le civiltà in possesso di codici di legge hanno sempre e costantemente affermato solo gli obblighi dei sudditi nei confronti della patria e del sovrano.

 Con l'ascesa - dopo il XVII secolo - delle concezioni giurisnaturiste e della teoria dei "diritti umani" come difesa dell'individuo dall'arbitrio del potere e del concetto dell'individuo come titolare di "diritti di per sé stessi evidenti" viene a realizzarsi la necessità di ragionare sul loro speculare logico, i "doveri".



La teoria di Mazzini sull' argomento è:  la proclamazione dei diritti individuali non ha fatto altro che atomizzare le persone, privandole delle protezioni che i vincoli sociali garantivano loro, e sostanzialmente riducendo la fruizione dei diritti proclamati ad una mera legge del più forte, dove pochi forti - capitalisti ed aristocratici - godono di questi diritti, ai danni della gran parte delle masse, oppresse e sfruttate.

Mazzini sostiene inoltre che quando l'uomo sia mosso, nella sua ricerca di giustizia, dalla rivendicazione di diritti e dal desiderio di felicità per sé, il suo operato non potrà condurre ad un vero avanzamento delle condizioni umane, poiché la sua forza innovatrice verrà meno nel momento del raggiungimento dell'obiettivo.

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