i diritti nella Costituzione

 La nostra Costituzione entrata in vigore il primo gennaio 1948 impone alcuni principi fondamentali sui diritti e doveri tramite i suoi articoli.


Imponendo questi principi crea le fondamenta per una vita democratica definendo:

  • i diritti dei cittadini

  • l’organizzazione dei poteri dello stato


Per esempio con l’articolo 3 enuncia che uomo e donna (e più in generale tutti i cittadini) sono uguali davanti alla legge e hanno pari dignità (principio di parità-diritto), mentre con l’articolo 37 esprime la necessaria parità uomo donna nel lavoro sia nelle mansioni sia nei salari, aggiungendo che motore fondamentale per la società è il lavoro, grazie al quale ogni persona contribuisce a migliorare la società in cui vive (dovere morale).




Regolando diritti e doveri la Costituzione rende chiaro che i diritti e doveri appartengono a tutti, anche se nella pratica questo non è sempre possibile.


L’intento democratico della costituzione è dovuto alla seconda guerra mondiale e al ventennio fascista, epoca autoritaria e non paritaria.

Da quel momento la Costituzione si offre come garante dei diritti dell’uomo, spiegandone anche i doveri.


Dalla seconda guerra mondiale a oggi ci sono stati alcuni conflitti militari non mondiali, come ad esempio guerra del Vietnam, guerra di Iugoslavia… 

Ma dal 2000 a oggi grandi potenze non avevano mai tentato di inglobare esplicitamente  stati confinanti .


Punto di cambiamento (in peggio) in questo senso è stata l’invasione Russa in Ucraina.

Questa invasione militare è stata accompagnata da enormi bombardamenti e crimini di guerra (Bucha), che hanno creato un consistente esodo degli Ucraini.



La nostra Costituzione cita il dovere di solidarietà, quindi noi dovremo accogliere parte di questi emigrati e offrire ospitalità. Conosco persone che hanno accolto in una parte della propria casa Ucraini in fuga, e sono a conoscenza di iniziative di persone che donano cibo o medicinali a associazioni che soccorrono gli Ucraini.


Questa invasione ci ha anche fatto ricordare  la dura possibilità di una guerra che ci coinvolga, ipotesi che per molti anni era ritenuta impensabile. Occorre quindi agire con cautela e cercare di ospitare quanto più possibile bambini e donne in fuga dalle bombe.


A fine conflitto bisognerà a parere mio bisognerà punire duramente  la Russia per l’attacco sconsiderato a un altra nazione, che più che un attacco militare sembra uno sterminio civile. 





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